

Ciak si gira :
House of the Dead: Overkill prende ispirazione dal recente progetto Grindhouse di Tarantino e Rodriguez per portare sui nostri schermi videoludici un b-movie in perfetto stile anni ‘70. Questa idea si adatta particolarmente alla serie targata SEGA, notoriamente povera di storia e basata totalmente sulla frenetica apparizione di zombie intenti a fare del nostro corpo un succulento pasto. Abbiamo quindi la possibilità di impersonare lo sboccato detective Isaac Washington e il taciturno Agente G nella loro missione volta a fermare il sadico Papa Ceasar, un bizzarro personaggio intento a perseguire il suo diabolico piano di conquista. Come ogni trash movie che si rispetti i discorsi sono ricchi di parolacce e la storia rappresenta un mero pretesto per uccidere orde di zombie, tuttavia la brillantezza dei dialoghi e la simpatia dei personaggi e delle situazioni rende l’esperienza di gioco goliardica e insanamente divertente. Fin dai primi momenti di gioco si nota subito la profonda differenza che contraddistingue il titolo da Resident Evil: Umbrella Chronicles, primo sparatutto su binari uscito sulla bianca console Nintendo, caratterizzato da tetri ambienti e tempi più lenti rispetto all’atmosfera fracassona e arcade di Overkill.
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